admin/ Dicembre 2, 2011/
Dimensione ArteLungo l’argine
Fulgida splende sulla terra bruna
la sciabola dorata del canneto;
placido scorre il tenero ruscello
in un inverno che non vuol finire.
Il tronco nudo aspetta primavera,
che rechi lievi fiori e dolci frutti;
scuotono l’acqua, nella lunga attesa,
due bianche paperelle intirizzite.
Oh Dio, che sei nei Cieli e in ogni dove,
mandaci ancora un segno: la carezza
del vento puro della prima sera,
che spazzi via l’angoscia e la tristezza;
che l’anima risvegli intorpidita,
che porti nuove stelle, nuova vita.
di Isabella Sordi
Con questa poesia, la nostra professoressa Isabella Sordi è stata premiata al Premio Poetico Internazionale “Laudato si’ o mi’ Signore” 2° edizione anno 2011